venerdì 20 aprile 2012

Lupin III: episodio 3



It’s an amalgam of secrets, felonies,

mischief and terror.

Just like with Heathcliff in Wuthering Heights.









 
Come già anticipato la volta scorsa, è Goemon Ishikawa il personaggio a cui è dedicato questo nuovo episodio. Al contrario dei precedenti però, quando Fujiko incontra (e si scontra) con Lupin e Jigen, il rapporto con il samurai non è affatto conflittuale, anzi, tutt’altro. Anche la ladra, ormai vera protagonista della serie, è presentata negli insoliti panni dell’istitutrice, chiaro omaggio al film Tutti insieme appassionatamente (The sound of Music). Un episodio dalle atmosfere decisamente diverse, quasi comiche, che ben stempera la seriosità di Goemon e del suo ingrato compito di assassino. Prima di entrare nella banda di Lupin III, infatti, il samurai tenta di farsi un nome nel mondo della malavita, provando a uccidere l’anziano erede al trono di A(u)stria. Fortunatamente per quest’ultimo, il samurai si imbatterà non solo in Fujiko, ma anche nei tre nipotini dell’anziano re che gli impediranno di portare a termine il suo ingrato compito, spingendolo addirittura a intervenire quando le vite dei bambini saranno in pericolo.




Il personaggio di Goemon ricorda molto da vicino quello della serie classica. Serio, abilissimo con la sua spada, con un forte senso dell’onore e… estremamente impacciato con le donne, specie se belle come Fujiko, della quale si innamorerà. Fa quasi tenerezza vederlo chiedersi se per caso non abbia trovato nella ladra la donna da amare, senza rendersi minimamente conto che lei lo sta utilizzando come diversivo, per coprire la sua fuga dopo l’ennesimo furto. 



L’opportunismo di Fujiko è da sempre proverbiale ma la donna nasconde anche un lato gentile e materno che non esita a mostrarci, mentre si prende cura come istitutrice, dei nipotini del re. O forse, anche questo è un diversivo, un abile inganno che la ladra utilizza per avvicinarsi ai tesori del monarca. Eppure, i suoi gesti e la sua preoccupazione per la sorte dei bambini non sono certo artefatti e ciò ci restituisce un personaggio ancora più sfaccettato e interessante da scoprire. Anche Goemon, una volta scoperto il suo ruolo di ladra, riconosce che le sue intenzioni come istitutrice sono autentiche.
Un buon terzo episodio in conclusione, con molta più azione rispetto ai precedenti, magari un po’ sottotono, forse perché distante dalle situazioni più cupe a cui siamo stati abituati fino a questo momento.




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