domenica 8 aprile 2012

Fate/Zero 14



Ed eccoci, finalmente: il 7 aprile è ripresa, sugli schermi giapponesi naturalmente, la 4a Guerra Sacra per la conquista del Graal. Seguiteci in questo nuovo, fantastico episodio di Fate/Zero.





Dove eravamo rimasti:

Il prequel alla serie (e alla visual novel, of course) di Fate/Stay Night si interrompeva bruscamente circa tre mesi fa con il tentativo da parte di Saber, Lancer e Rider di fermare Caster, alias Gilles de Rais, che riunendo in un unico essere tutte le creature infernali, frutto del suo Noble Phantasm, aveva creato un mostro gigantesco (con una forte rassomiglianza con il caro, vecchio Cthulhu di lovercraftiana memoria). Il folle servant vuole rapire Saber nel tentativo di farle recuperare i ricordi, illudendosi ancora una volta che lei sia la sua amata di un tempo, Giovanna d’Arco.


 Oh dear, Cthulhu is that you?


  
Il presente:

A causa della capacità rigenerativa del mostro, gli sforzi di tutti i Servant sono inutili. Persino l’intervento di Gilgamesh a bordo della sua Vimana non sortisce alcun effetto. A complicare ulteriormente la situazione, i civili e persino l’esercito si sono accorti della gigantesca creatura. Uno degli aerei militari finisce per essere distrutto dai tentacoli del mostro mentre il secondo aereo viene “dirottato” dall’improvviso intervento di Berserk, che lo utilizza per attaccare in volo il velivolo di Archer. In un memorabile scontro aereo, i due servant si fronteggiano: passato contro futuro, tracotanza contro follia, il mad dog riesce a dare del filo da torcere al King of Heroes

 



Come ci è salito mentre il caccia era in volo, però?




Contemporaneamente, a terra, si svolge un altro scontro fra opposte e inconciliabili visioni della vita: Tohsaka Tokiomi incontra la sua nemesi, Kariya Matou. Il duello ci regala uno splendido dialogo su cosa voglia dire essere maghi ma soprattutto su cosa sia veramente un essere umano. Chi dei due contendenti ha ragione? Tokiomi che, pur di portare avanti la tradizione di famiglia, ha sacrificato una delle sue figlie dandola in adozione a un crudele vampiro oppure Kariya che è arrivato a sacrificare se stesso pur di risparmiare a Sakura la tortura che ne accrescerà i poteri?




La risposta può non essere così scontata, perché se da una parte il gesto di Tokiomi è certamente condannabile (anche non conoscendo il destino a cui andrà incontro Sakura), dall’altra appare come l’unica scelta possibile: piuttosto che uccidere o sacrificare una delle sue figlie, e preservare così una delle più antiche famiglie di magi al fine di evitare lotte intestine; ciò che possiamo rimproverargli è lo scarso attaccamento dimostrato verso la figlia abbandonata. Tokiomi è un magus ancor prima di un essere umano: non mettendo mai in discussione se stesso o i propri scopi, vede in Kariya un codardo che ha rinunciato al suo status pur di vivere una vita priva di responsabilità. 

 
 


 Il giovane Matou al contrario, tormentato dai sensi di colpa e reso mostruoso dagli insetti che ormai infestano e potenziano il suo corpo, apparentemente sta sacrificando la sua stessa vita per porre fine a questa insensata guerra ma in realtà è guidato da una tremenda gelosia nei riguardi di Tokiomi, per la famiglia che lui non ha mai avuto e che non avrà mai. Chi dei due può essere considerato umano?




Da un punto visto tecnico l’ episodio ci regala degli ottimi disegni e animazioni, anche se personalmente non ho apprezzato il modo in cui il mostro e Berserk sono resi in CG. È un problema di gusti personali lo riconosco, ma è innegabile come nella passata stagione i movimenti del servant della famiglia Matou fossero quanto meno confusi. Un po’ sottotono anche le musiche specie la nuova opening: certo evocativa, ma il gruppo Kalafina ci ha abituato a ben altre melodie.

Comunque, uno splendido primo… ops, volevo dire quattordicesimo episodio: una guerra che, nonostante un esito scontato, non finisce mai di essere avvincente, grazie soprattutto al carisma dei suoi personaggi.

 









 








2 commenti:

  1. La serie si conferma sempre ad altissimi livelli sia come realizzazione tecnica, quasi al pari con i film d'animazione, sia come introspezione dei personaggi, oltre ovviamente alle splendide scene d'azione. Non mi è sembrata eccessivamente fastidiosa nemmeno la computer grafica. Intendiamoci, si nota, ma ho visto di peggio.
    Non male anche l'opening. Un difetto? Lo scontro tra astronavi, l'ho trovato fuori luogo.

    Phoebo

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    1. Effettivamente, lo scontro aereo pur presente nelle light novel non è combattuto così a lungo. Forse un po' fuori luogo rispetto alal serie ma io l'ho trovato coreografico.

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